Ad Auschwitz c'era la neve - Testo
- Marcello Moscatelli
- 10 set 2020
- Tempo di lettura: 1 min
E gli altoparlanti scandiscono le loro musichette
da orchestrine di paese
teutoniche e allegre
che l'inferno sia lieto.
Normali persone dabbene
spargono sangue innocente
in piena coscienza.
Addetti ai timbri.
Ma tutto sia allegro e scanzonato
come un giorno di festa
donzellette e cavalieri
e giovani bestie bionde
e atleti e poeti.
E tutti colpevoli nessun colpevole.
E li chiamano esperimenti
e la chiamano scienza
e siano premiati
e lode all'umanità
e lode a Dio.
Anche nelle officine
la rivolta è sedata
quieti lavorano gli schiavi
e ascoltano la radio
vittoria su vittoria.
E innalzano bandiere
e diranno con convinzione
e diranno costretti
e sempre saranno sinceri.
E rose bianche cadono recise
attorno ai vent'anni
inutilmente folli
follemente umane.
E lento è il fumo dei camini
in questo gelido inverno.
E' successo
può succedere ancora.
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