Il muro - Sartre
- Marcello Moscatelli
- 26 ago 2020
- Tempo di lettura: 1 min
Condanne a morte nella Spagna della Guerra Civile
i condannati passano la notte prima dell'esecuzione in uno scantinato
e il protagonista riflette e riflette
e si scopre indifferente alla vita e alla morte
e alla fine se la vita finisce
allora niente ha senso.
Non quello che aveva vissuto, non quello che potrebbe ancora vivere.
E viene l'ora dell'esecuzione
ma lo portano in una stanza.
La sua vita per il nascondiglio di un suo compagno.
Un quarto d'ora per decidere.
Ma nonostante sappia benissimo dove si nasconde
decide di non rivelarlo
perché ha ormai deciso
che morire oggi o tra 50 anni è la stessa cosa
e che muoia lui o il suo compagno
è la stessa cosa.
Ma all'ultimo momento
decide di giocare.
Rivela che l'amico si nasconde nel cimitero
sapendo benissimo che invece è fuori città.
Passa il tempo.
Le guardie ritornano.
L'amico era nel cimitero
è stato ucciso
non sarà fucilato.
Non si può interpretare questo racconto.
Possiamo solo rovesciare la frase di Sartre
Ogni silenzio ha conseguenze
ogni parola anche.
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