top of page

La Bibbia Infinita - DadaTeologia

  • Immagine del redattore: Marcello Moscatelli
    Marcello Moscatelli
  • 8 ago 2020
  • Tempo di lettura: 9 min

La Biblioteca di Babele. La Biblioteca infinita. La Biblioteca è nella mente di Dio.


In principio era il Verbo significa in principio era il Libro.

Perché IL libro se la Biblioteca è infinita?

Perché i libri non sono tutti uguali.

C'è un libro che Dio sceglie, e lo rende Mondo, realtà.


Il libro ovviamente è la Bibbia.


Dio crea l'universo perché tra gli infiniti libri della Biblioteca ce ne è uno che gli piace. E dunque è bello. E' IL Bello. E dunque merita di esistere.


Dio non scrive il Mondo, lo legge.

Il Mondo è già lì. Raccontato dal Libro.


"Il Verbo era presso Dio" dice la Bibbia. Non dice "Il Verbo è Dio". Dio e il Verbo non sono la stessa cosa. (In realtà dice anche "Il Verbo era Dio" dunque siamo nella contraddizione, dunque siamo nel giusto).


Ma noi sappiamo anche che la Bibbia è scrittura umana.

Generazioni di uomini l'hanno generata nel corso di un tempo indefinibile fino a fissarsi in un testo che, ancora una volta, è IL Testo.


E allora il libro è già scritto, sussiste e non può non sussistere perché i libri sono infiniti e dunque c'è necessariamente anche IL libro. E Dio lo sceglie.


Ma anche il libro è scrittura umana.

Di nuovo una tensione, una contraddizione.


Ma qui non basta notare che le contraddizioni sono vere. Questa contraddizione deve essere spiegata.


Dunque Dio sceglie il libro, lo rende reale e la realtà che ha scelto e fatto esistere a sua volta scrive il Libro. Cosa vuol dire questo?

Vuol dire che il Mondo non è creato una volta per tutte in una forma definita, fissa, immutabile.

Il Mondo si ricrea continuamente assumendo di volta in volta forme diverse.

E questo lavoro di riscrittura del Verbo e del Mondo lo fa l'Uomo.


Dio sceglie il Libro. Fa esistere l'Uomo nel Mondo e l'Uomo si fa Dio a sua volta e riscrive il Libro.


La Bibbia non è mai uguale a sé stessa, questo ormai si sa, ogni generazione la rilegge in maniera diversa. quello che abbiamo scoperto è che in realtà sotto questa rilettura c'è il fatto che ogni generazione RISCRIVE la Bibbia.


Questa riscrittura continua e solo questa riscrittura continua evita sia la stasi sia l'eterno ritorno dell'identico.

Questa riscrittura continua genera il Divenire.


Ovviamente anche queste riscritture stanno anch'esse nella Biblioteca. perché nella Biblioteca ci sono tutti i testi.

E allora l'Uomo riscrive il libro ma ciò a sua volta significa solo che decide quale libro leggere.

La scrittura è al tempo stesso lettura.


Ecco perché l'Uomo si fa Dio. Perché sceglie, scrivendolo, quale libro leggere. Esattamente come Dio. Ed esattamente come Dio leggendolo lo fa esistere.


Perché la Parola genera la realtà. Noi lo abbiamo capito solo ora che è esploso il fenomeno della postverità, ma gli antichi del pensiero Mitico/Magico lo sapevano già.


Il più Moderno è in realtà il più Antico. Noi avanzando riscopriamo ciò che sapevamo e abbiamo dimenticato.


La cultura è memoria di una conoscenza ancestrale. La cultura è Verbo, Segno, Segno di Segni.

La realtà è un Testo. In principio era il Verbo e il Verbo è un Libro.


Ma l'infinito va approfondito.

La Decostruzione ci dice che ogni testo, scomposto e ricomposto, dà vita ad infiniti testi contenuti nel primo sottotraccia e che emergono appunto solo grazie alla Decostruzione. Per cui non solo nella Biblioteca ci sono infiniti testi, ma ogni Testo è in sé infinito. Genera infiniti testi. E questo vale anche per il Testo scelto da Dio.


Ci sono dunque infinite Bibbie ciascuna delle quali dice cose che erano già contenute nella prima Bibbia, e tuttavia da essa sono diverse.

Anche radicalmente diverse, perché l'infinito contiene tutto, anche gli opposti.

Esiste dunque di necessità una AntiBibbia, una Bibbia del Negativo. Una Bibbia del Diavolo. E anch'essa è nella mente di Dio, anch'essa è presso Dio, anch'essa è Dio.


Dunque Dio contienne il Negativo, Dio ha scelto anche l'AntiTesto. Ha scelto il Diavolo. Ha scelto il Male. E dunque il Male è presso Dio, il Male è in Dio.


Ma Dio stesso ci rassicura "Le forze del Male non prevarranno".

Qui non è solo Fede. E' anche Fede, certo. Ma c'è un Motivo per cui questa promessa è credibile. E il motivo è in tutte le religioni, è nel messaggio fondamentale di tutte le religioni. Se vogliamo nell'unico messaggio di tutte le religioni, sia pure così variegate e complesse e articolate.

Questo motivo lo esprime Battiato magistralmente in un suo brano.

"Tutto l'Universo obbedisce all'Amore".


L'amore è il motivo.

L'Amore stavolta non è né presso Dio né in Dio.

L'Amore è SOPRA Dio.

Come il Fato è sopra gli olimpici Dei Greci.


Dunque Dio contiene il Male ma il Male non prevarrà perché anche Dio obbedisce all'Amore.

E anche il testo obbedisce all'Amore.

Il Testo scelto da Dio, che contiene l'Antitesto.

E dunque anche l'AntitTesto obbedisce all'Amore.

E il Diavolo, al tempo stesso contro la sua natura e secondo la sua natura, obbedisce all'Amore anche lui.


Perché dire che l'Universo obbedisce all'Amore significa dire che l'Essere obbedisce all'Amore.

L'Essere dunque tutto ciò che esiste. Dunque anche il Diavolo.

Anche il Male obbedisce all'Amore

(Come vedete i paradossi si moltiplicano, ma ancora una volta ciò è il segno che siamo sulla strada giusta, non tanto perché siamo nella contraddizione, tutto sta nella contraddizione, ma perché ci stiamo NELLA MANIERA GIUSTA e ci stiamo nella maniera giusta perché la nostra contraddizione ci dice che l'Amore vince. Dunque è una contraddizione bella. Ma se è bella è anche vera, secondo la mentalità degli antichi greci (E abbiamo già detto che gli antichi aveva accesso alla Verità in un modo a noi ormai sconosciuto, che solo ora a fatica stiamo recuperando, ma che al tempo stesso è sempre stato contenuto nella nostra cultura))


Abbiamo visto un ginepraio di contraddizioni. Che ci consente di definire Folle il discorso del Libro, in tutte le articolazioni contraddittorie che abbiamo Visto. Ma non è questa blasfemia? Si può definire Folle il Libro di Dio senza incorrere nel peccato?


Io credo di si.


Ma qui dobbiamo soffermarci sulla Follia.


Folle è il discorso contrario al senso comune. E il senso comune lo considera segno di una malattia, e lo esclude dal discorso normale o verso l'alto o verso il basso. Verso il basso il discorso del Folle non merita ascolto perché è insensato. Verso l'alto il discorso del Folle è una Verità più vera della verità normale. E allora il folle è Sacro (Ovviamente la Follia del Libro di Dio è la Follia Sacra).


Ma osserviamo più da vicino il discorso normale. Esso è il discorso impersonale dell'inautentico, del Si sa, Si dice, Si pensa. Un discorso che contraddice la natura umana in quanto la natura umana fa l'uomo libero (Questo dice Gesù, "Io sono venuto a liberarvi dalla Legge", in realtà l'Uomo è sempre stato ontologicamente libero dalla legge, ma lo aveva dimenticato, e Gesù ci ricorda questa conoscenza antica al fine di istituire un nuovo/vecchio Paradigma della Libertà).


Ma allora, ecco il punto, il discorso normale è ontologicamente folle, perché contraddice l'essenza umana. E ciò che è Folle per il discorso normale è in realtà la salute mentale in un mondo di folli.


Il folle dice SEMPRE una verità più alta della verità normale, anche il folle considerato insensato. Il Folle è l'unico uomo il cui discorso è all'altezza del Libro di Dio.


E allora ecco che dobbiamo rovesciare tutto, e lo abbiamo appena fatto, per liberare il discorso del Folle dalla prigione razionale della Forma. E il discorso del Folle, liberato, libererà l'Uomo.


E il discorso del Folle ci porta alla psicanalisi. Non discuteremo qui della psicanalisi come terapia, ma della psicanalisi come teoria. Abbiamo visto che il Libro di Dio parla a tutti e che tutti lo riscrivono.

Ma in questo "Tutti" ci sono i singoli. Come sono fatti i singoli?

Ebbene la psicanalisi ci dice che i singoli non sono un che di unitario, ma la psiche è frammentata, articolata in parti intrecciate tra loro secondo dialogo/conflitto. La psiche frammentata è normale, come è normale e sano il discorso del Folle.


Ma resta il problema di chiarire cosa lega il singolo all'intero. Ebbene ce lo spiega Jung. Ciascuno di noi ha un inconscio individuale e un inconscio collettivo e quest'ultimo contiene gli schemi di pensiero inconsci dell'intera umanità, dalle origini ai giorni nostri. I famosi Archetipi (Che io ritengo essere anche pre-umani e contenere la memoria dell'Essere fin dagli inizi, fin dalla prima particella elementare che prepara la vita, almeno).


E allora ecco che la soluzione è un'altra tensione, un'altra contraddizione. Ciascuno di noi è sé stesso e l'intera umanità al tempo stesso, in una polarità nella quale può prevalere di volta in volta ora l'uno ora l'altro elemento.


Ma c'è di più. La psicanalisi è nota perché ha scoperto l'Inconscio. Ebbene il discorso dell'Inconscio è (Ancora una volta) il discorso del Folle. Non conosce la non contraddizione, dice una cosa e ne intende un'altra. Fonde diversi enti in uno solo e viceversa scinde un ente in una molteplicità. L'inconscio è irrazionale, e questo ci dice che l'irrazionalità è la normalità e non una malattia. Dal discorso del folle si va alla psicanalisi e dalla psicanalisi si torna al discorso del Folle. Ancora il circolo.


Abbiamo visto che grazie alla decostruzione dalla Bibbia nascono infinite Bibbie, e nascono anche delle AntiBibbie.


Quello che qui occorre aggiungere è che dalla decostruzione nascono anche delle NonBibbie.


Dei testi che non sono la Bibbia, né una sua variante né il suo contrario.


Fra i Testi generati dalla Bibbia decostruita il più importante, a mio giudizio, è l'Odissea. La storia del Viaggio dell'Uomo che ci spiega che il senso delle meraviglie incontrate per via acquista un senso solo se alla fine si torna a casa.


Allora, e solo allora, ciò che nel corso del viaggio finiva per sembrare consueto riacquista il senso della Meraviglia.

Allora e solo allora attraverso ciò che ci è familiare ritroviamo noi stessi e capiamo chi siamo e cosa abbiamo fatto.


Dunque il Libro di Dio non è solo la Bibbia. Tutti i libri sono il Libro di Dio.

E abbiamo visto che alla scrittura partecipa l'Uomo. Dunque tutti i Libri dell'Uomo sono Libri di Dio.

Tutti allo stesso modo? L'Odissea è uguale ad un libraccio pornografico di quart'ordine? Ovviamente no.


Tutti i libri sono di Dio ma alcuni lo sono di più. Dipende dalla densità semantica. L'Odissea ha una densità semantica eccezionale che manca al porno. Dunque l'Odissea è tra i libri che sono di Dio, come tutti i libri ma al tempo stesso Di Più.


Ed ecco che scrivere è riscrivere la Bibbia anche nella forma di Testi che non sono la Bibbia. L'Odissea è la matrice di tutte le Storie, antiche e contemporanee. E a sua volta è il sedimento di generazioni ancora più antiche di Omero.


Esattamente come la Bibbia.


Questa pervasività del discorso di Dio, questo essere la Bibbia non un libro e nemmeno tutte le Bibbie possibili, ma tutti i libri Tout-Court è ben espressa dalla Bibbia stessa quando dice che "Lo Spirito soffia dove vuole".


Come sappiamo il Libro diventa realtà.


Ma cosa sia la realtà non è una cosa ovvia. Partiamo dalla Filosofia. La Filosofia distingue tra apparenza (Fenomeni) e realtà vera (Ontologia).


Riprendiamo qui Platone. Le Idee non sono astrazioni, sono reali E la realtà è conforme all'Idea. Così il Bene non è un'astrazione, non è un'opinione. Il Bene esiste oggettivamente. E il bene è una Potenza mite perché non si impone ma ti libera.


Regola del Bene, alla Heidegger, è lasciar sussistere l'ente. Tu sei quello che sei ed è bene che tu sia così e impedirti di essere ciò che sei è il Male.

Così nel Bene tu sei libero ("Ama e fa ciò che vuoi" Agostino).


Ma solo nel bene. Il Male è ControOntologico, ma al tempo stesso esiste necessariamente in te.

Ancora una tensione, che però è sciolta benissimo dalla Bibbia "Le forze del Male non prevarranno".


E' normale che in te esista il Male, ma sei nel Bene se il Male non prevale.

Se il Male prevale cessi di essere libero e cessi di essere Umano (Sei nel ContrOntologico, appunto, nell'inautentico) e se stai nel Male oltre a distruggere gli altri prima e più ancora distruggi te stesso e la tua Umanità.


Questo ce lo dicono i soldati che hanno commesso atrocità inenarrabili e tornano a casa devastati psicologicamente.


La psicologia dice "Sindrome post-traumatica da Stress" ed è vero.


Il Teologo dice, appunto, che distruggendo gli altri hai distrutto anche te stesso perché hai leso la tua stessa Umanità. E tutt'eddue sono vere.


Esistono dunque due livelli di realtà. Il livello Fenomenico e quello Ontologico.


Tutt'eddue sono veri, ma l'Ontologia è vera di più. Lì la Verità è più intensa.


Prendiamo sempre l'esempio del Bene. Dice la Bibbia "Fate la Volontà del Padre mio e il resto vi sarà dato in sovrappiù".


Dunque bisogna fare il Bene perché il Bene è Bene e non perché il Bene è utile. Se si tenta la seconda strada non funzionerà, perché ci sarà sempre un caso (Spesso di più) in cui l'utile spinge a derogare al Bene. E dunque inevitabilmente in nome dell'utile oscillerai verso il Male. E il Mele è diffusivo di sé, dunque genera altro male, dunque seguendo l'utile contro il Bene non si ottiene l'utie ma il dannoso.


Bisogna fare il Bene perché sì (Lo dice anche Kant) e solo da questo nascerà spontaneamente anche l'utile.

Perché anche il Bene è diffusivo di sé e dal Bene nasce il Bene e dunque anche l'utile.


Ed ecco che, in generale, se ci fermiamo al Fenomeno e non cogliamo l'essenza delle cose inevitabilmente sbaglieremo.


E come è fatta la Realtà? (Essenza e Fenomeno?) Buon senso vuole che la Realtà sia coerente e obbedisca al rapporto di causa-effetto. Ma Jung ci avverte dell'esistenza della Sincronicità.


Gli Enti entrano in risonanza immediata tra di loro senza passare attraverso il rapporto di causa-effetto. E questo è il modo normale di funzionare della realtà. Causa-effetto è solo un'illusione razionalista.


Secondo, l'Essere è infinito, dunque contiene tutti i contrari, dunque è incoerente, e la coerenza è una gabbia imposta all'Essere che lo fa essere ciò che non è. Una violenza sull'Essere che lo diminuisce fino all'annichilimento. La coerenza, dunque, è il Male.


Ancora una volta la Verità è controintuitiva.


 
 
 

Comentarios


Post: Blog2_Post

Modulo di iscrizione

Il tuo modulo è stato inviato!

  • Facebook
  • Twitter
  • LinkedIn

©2020 di LaScenaCulturale. Creato con Wix.com

bottom of page