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Rizomi

  • Immagine del redattore: Marcello Moscatelli
    Marcello Moscatelli
  • 17 lug 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

1) Un Rizoma è un reticolo che può essere percorso in qualsiasi direzione.

Non è gerarchico, non è sequenziale, non è binario.

Tutti i percorsi sono possibili e nessun percorso è vincolante.


2) Un rizoma è eterogeneo/semiotico. Connette tra loro qualunque contenuto semantico, sia esso linguistico, politico, culturale, comportamentale ecc...


3) Un rizoma è molteplicità irriducibile all'uno. Nessun percorso è IL percorso ma ogni percorso è UN percorso singolare e irripetibile.

E anche il soggetto che percorre il rizoma è un rizoma caratterizzato dalla molteplicità.


4) Un rizoma è discontinuo, ogni percorso può essere interrotto in qualunque punto e in qualunque momento e in qualunque punto e in qualunque momento ripreso, e tale discontinuità definisce comunque un percorso dentro al rizoma.


5) Un rizoma non è mimetico, esso non è un testo che riproduce una realtà data, ma un intreccio tra testo e realtà nel quale il testo si realizza e al realtà si testualizza.


6) Un rizoma non ha centro né periferia


7) Un rizoma contiene delle arborescenze, ma orizzontale e verticale nel rizoma non sono né separati né antagonisti, né alternativi. Esiste una rizomaticità nell'arborescenza e una arborescenza nella rizomaticità.


8) ogni luogo del rizoma è un rizoma.


Queste le caratteristiche del rizoma definite da Deleuze e Guattarì e attraversate da me, ricavando una serie di punti che attraversano il rizoma del testo secondo il mio percorso.


Perché è importante capire il Rizoma?


Perché il rizoma è la forma della società postmoderna (E io credo ormai post-postmoderna) e ridefinisce il nostro ambiente sociale e le forme culturali e politiche.


Capire il rizoma non basta a capire il contemporaneo, forse, ma senza capire il rizoma non si può capire il contemporaneo.


Per questo è importante enucleare questi punti e affidarli all'intelligenza del lettore.


Il testo completo si trova all'inizio del libro Millepiani di Deleuze Guattarì.


Lì il lettore potrà attraversare il testo e definire il suo percorso, così come io ho definito il mio.


Convergente o divergente col mio.


Probabilmente entrambi.


 
 
 

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