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  • Marcello Moscatelli

Alla primavera che non verrà - Poesia

Ebbri d'un ebbrezza innocente

accarezzano il vento

con un gesto gentile

tra le rovine della Metropoli

dopo l'Apocalisse.


E tutto è perduto

imperi e scudieri

prostitute ed asceti

e donne fatali su canali tv

e zelanti idioti

e servi dei servi.


E giacciono apparecchi elettronici

tra cumuli di macerie

qualcuno ogni tanto

scintillando refoli di vita.


Mentre Zombie esitanti

sopravvivono ancora

ondeggiando inquieti

prima della fine.


E tu guardi

e sorridi

alla primavera

che non verrà.

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