Dove l'eco di ogni cuore
s'avverte appena
sottotraccia
come un'inquietudine leggera.
Anno dopo anno
percorriamo sentieri interrotti
e radure
e impossibili spazi di Escher.
affannandoci in cerchio
e spirali
dentro infernali geometrie.
Più tardi
più tardi
più tardi.
Ombreggiava la pianta di noci
nell'estate rovente.
Attraverso le vie desolate
verso nessun dove
camminiamo
anime perse
nella notte che attende.
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