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  • Marcello Moscatelli

Apollo e Dioniso - Attorno a Nietzsche

Com'è noto Nietzsche afferma che nella tragedia chi parla è Apollo, ma Apollo parla la lingua di Dioniso.


Ma parlare la lingua di Dioniso non è la natura autentica dell'apollineo, cioè della ragione (Cosa che troverà conferma proprio in Nietzsche e nel discorso sul tramonto della tragedia e sull'avvento dello spirito socratico)


Apollo, la ragione, il logos sono due cose ben precise.


Descrizione avalutativa.


Tecnica come scienza del mezzo rapportato ad un fine ad essa esterno e da essa non valutabile (Questo significa esattamente che la tecnica può essere usata bene o male, come si usa dire, con espressione giustificatoria francamente dimolto abusata)


Apollo, la ragione, il logos sanno cosa e come, ma non sanno perché.


Ma il senso è esattamente la risposta alla domanda "Perché?"


Ed ecco che a rigore siamo costretti a concludere che Apollo la ragione il logos non hanno senso.


Conservano un qualche significato solo finché parlano la lingua di Dioniso, cioè dell'irrazionale, del pathos, dell'empatia, dell'intuizione.


Ma è sotto gli occhi di tutti che uno dei fini della ragione è distruggere l'irrazionale, cioè esattamente distruggere ciò che solo alla ragione può conferire un senso.


La distruzione dell'irrazionale non è un evento, è un processo di lunghissima durata, plurimillenario, che ora è giunto alla sua conclusione inevitabile.


L'irrazionale è bandito e ciò che rimane è la ragione priva di senso, cioè l'assurdo.


Lo hanno segnalato artisti come i dadaisti, drammaturghi come Beckett, filosofi come Adorno o Heidegger (Sia pure non strettamente in questi termini).


Qui l'illuminismo realizza compiutamente sé stesso e perciò stesso si autodistrugge, giacché in una maniera paradossale ma crediamo ben illustrata fin qui, distruggendo l'irrazionale distrugge ciò che di razionale esso custodiva contro la propria volontà.


Ed ecco che ci è capitato di vivere in quella fase della Storia nella quale superare l'illuminismo, superare il Logos, la ragione è diventata una esigenza stringente immanente allo stato della cultura contemporanea, giunta alla autodistruzione.


Questo è il compito di ogni intellettuale degno di questo nome, a qualsiasi livello, e in qualsiasi luogo egli operi.


Qui descritta la situazione attuale della cultura.


Solo Dioniso ci può salvare.


L'empatia, il pathos, l'intuizione, il misticismo.


In una parola l'estetico.


L'irrazionale è l'unica soluzione ragionevole.


Nichilismo estetico, potremmo dire, così, in prima approssimazione.

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