All'ombra delle fabbriche dismesse
ticchettano a stento
orologi inaspettati
e ricordi di stracci rossi
a garrire al vento.
Cigolando antichi macchinari
invocando la vita.
E brillano attorno le luci al Neon
della nuova età dell'oro.
E stati di coscienza neurochimici
e plastiche colorate
e anonime geografie urbane
e masse color grigio fumo.
Tra schermi al plasma
e riviste colorate
e metafisiche della merce
innervate nei corpi
e annunci di annunci di annunci
dagli appositi altoparlanti
Tra segni di segni di segni
archeologie industriali
ricordano
antichi, dimenticati
stracci rossi.
E il pane
e le rose.
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