Come cullati dalle onde del mare
attraversati da ricordi
e musiche di violini
e pianisti da locale
in sottofondo.
Ricordi
le onde sulla sabbia
nelle notti d'estate
attorno ai falò
una chitarra
una brezza leggera
e quelli occhi fuggenti
che aspettavano incerti?
In quella giovinezza
che sembrava eterna?.
Da qui
tra macchine insensibili
numeriche precisioni
logiche asettiche
funzioni quantistiche
freddi algoritmi
e macchine,
macchine,
macchine.
Ascolta
torneranno i poeti
e sarà il Caos
è nuove primavere
e luddiste insurrezioni.
Esseri umani
per le vie del centro
sciameranno cantando
la violenza e la gioia.
Per l'ultimo
generoso
disperato
assalto al cielo.
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