E venne l'inverno nei cuori
e parole asperrime
fiorirono ovunque
a ferire le anime quiete
di lame affilate e di sangue.
E che ognuno divenne straniero.
E l'odio sbocciò dappertutto
come i fiori di una nera primavera.
Assetati di ogni vendetta
a percorrere ogni strada.
Solo nelle fratture nascoste
dietro esili barriere di carta velina
fragilissime al tocco
stettero increduli
gli occhi gentili.
Col terrore nelle vene.
Questa è meravigliosa... Davvero disarmante...