C'è un pensiero tradizionale basato sull'unità.
Unità del soggetto, unità del punto di vista, unità del reale.
Questo punto di vista va in frantumi nel postmoderno.
Le micronarrazioni non nascono a caso.
Nascono perché le macronarrazioni sono superate dal punto di vista storico e socioculturale.
Perché l'uno del moderno è l'uno del Leviatano, del potere centrale che organizza l'intera realtà sociale e naturale. Del molteplice ricondotto all'unità
Quando la piramide e la verticalità si disarticolano nella rete la realtà perde il suo centro.
Ed ecco che le micronarrazioni non sono solo delle parzialità, ma sono la forma nuova del pensiero. Pensiero chiamato a ricomporre la molteplicità senza distruggerla..
E allora ecco che la nuova forma del pensiero è la costellazione di Benjamin.
Non un solo concetto per tutta la realtà, ma una molteplicità di strumenti cognitivi per una porzione di realtà.
Variabili gli strumenti, variabile la porzione di realtà.
E questo è vero per il singolo ma anche a livello sociale.
Il reticolo del discorso sociale diventa dunque una molteplicità di soggetti che pone in essere molteplici discorsi attorno a molteplici porzioni di realtà e che parla con una molteplicità di soggetti dentro molteplici rapporti.
In questo quadro abbiamo un intreccio di culture che si costituiscono come tali nel momento stesso in cui vengono enunciate e che tendono a tradursi in pratiche sociali che proliferano in stati di cose condivise da porzioni della comunità dei parlanti e sfuggono alla riduzione all'Uno senza essere puramente soggettive.
Un intreccio caotico di istituzioni socioculturali eccentriche
.E il caos è per sua natura ingovernabile
e dunque allude all'anarchia
e dunque preme per la libertà.
La forma politica naturale della società postmoderna è l'anarchia.
Il potere sopravvive a dispetto della sua cessata necessità storica
contro le potenzialità di emancipazione immanenti al sociale..
Questo è il conflitto delineato da Lyotard.
Il potere reticolare autoreferenziale
la tecnica che espropria il soggetto
contro la rete anarchica postmoderna della molteplicità dei discorsi e delle pratiche sociali.
Luhmann contro Habermas.
Così si chiude "La condizione postmoderna"
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