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  • Marcello Moscatelli

Culture - Note di Semiotica e Filosofia

1) Una Cultura non si può conoscere nella sua totalità in maniera compiuta perché è troppo ampia articolata e complessa.


2) Quello che possiamo fare è collegare dei punti singoli in maniera coerente e individuare così dei percorsi

.

3) Questi percorsi sono molteplici, più ne costruiamo più elementi della Cultura data riusciamo a definire


4) I diversi percorsi che abbiamo individuato hanno delle relazioni tra loro. Dunque vanno considerati gli intrecci tra le diverse serie interne alla stessa Cultura


5) I percorsi e i loro rapporti non sono statici ma sono dinamici, si evolvono nel tempo attraverso una serie di mutamenti spontanei, conflitti, caso e necessità.


6) Così facendo, ovviamente, poiché la Cultura nella sua totalità è inconoscibile, noi costruiamo una cultura nel momento stesso in cui cerchiamo di conoscerla.


7) Conoscere una cultura significa dunque individuare dei frammenti e connetterli fra di loro secondo un percorso che è di tipo costruttivista, cioè genera l'oggetto che indaga.


8) Conoscere una cultura significa inoltre assumere un'ottica dinamica, l'ottica eraclitea del perpetuo divenire dove nulla è mai eguale a sé stesso ma diviene continuamente altro da sé


9) Tutto questo ha a che fare con la decostruzione e con l'informale, che sono due punti forti del punto di vista filosofico espresso in questo blog a) Perché leggere una cultura è scrivere una cultura (E anche la decostruzione è una lettura che genera una riscrittura) b) Perché nel suo perpetuo divenire la cultura supera la forma e diventa fluida, dinamica, mai fissata in una forma definitiva, informale, appunto


10) E questi sono elementi di una semiotica della cultura, proposti alla vostra attenzione

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