Attraversando in diagonale
campi di papaveri e d'erbe
e radure.
Cercandosi gli occhi e le mani
coll'incerta tenerezza
degli anni più verdi.
Mentre fioriva primavera.
Così ti custodisco nella mente
che il tempo è passato
macinando acque su acque
e una sorta di cinica freddezza
indurisce la pelle
come cuoio ruvido e scuro.
E ti sento vicina
e chissà dove sei.
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