Sembrava coi passi
scandire il tempo
come fosse necessario.
Tic tac, tic tac.
E la luna all'orizzonte.
E nelle vie deserte refoli di vento
e insegne di locali
e musiche di lontano.
E non aveva meta
né senso né scopo
questo andare e venire
nelle ore del silenzio.
Luci azzurrine
di schermi catodici
a intervallare
anonime tristi facciate
ed esistenze.
Prostitute agli angoli delle strade
spacciatori
clochard
ladruncoli infelici
poeti maledetti d'assenzio
e residui di barricate.
Né senso né scopo
solo attraversare Parigi
nella notte chiara
e respirare.
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