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I Teppisti sognano ancora - Dadaismi

  • Marcello Moscatelli
  • 18 feb 2021
  • Tempo di lettura: 1 min

Treni improbabili avanzano lenti

destinazione sconosciuta.


E parlate al manovratore

ve ne sarà grato.


E il Signore del Marketing

in giacca cravatta e carta Visa

scansa con malcelato disgusto

fastidiosi Clochard

e avvisa i poliziotti

che sia fine al degrado.


E assomiglia sinistramente

al ragazzo dell'Autonomia

fazzoletto sul viso

la rabbia nelle mani

il mondo nel cuore

vent'anni.


E la luce genera l'ombra

con inesorabile costanza.


Mentre giovani donne di rimmel

attraversano strade cittadine

con l'angoscia nel cuore.


E niente accada

che non sia già accaduto.


Manifesti giganteschi gridano a colori

l'ultima merce alla moda.


Ritornelli ossessivi nella testa.


Zombie metropolitani

affacciati su schermi Tv.


Lamiere, vetro, cemento,

sfumature di grigio mentale.


E i teppisti sognano ancora

violenti e teneri.








 
 
 

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