Treni improbabili avanzano lenti
destinazione sconosciuta.
E parlate al manovratore
ve ne sarà grato.
E il Signore del Marketing
in giacca cravatta e carta Visa
scansa con malcelato disgusto
fastidiosi Clochard
e avvisa i poliziotti
che sia fine al degrado.
E assomiglia sinistramente
al ragazzo dell'Autonomia
fazzoletto sul viso
la rabbia nelle mani
il mondo nel cuore
vent'anni.
E la luce genera l'ombra
con inesorabile costanza.
Mentre giovani donne di rimmel
attraversano strade cittadine
con l'angoscia nel cuore.
E niente accada
che non sia già accaduto.
Manifesti giganteschi gridano a colori
l'ultima merce alla moda.
Ritornelli ossessivi nella testa.
Zombie metropolitani
affacciati su schermi Tv.
Lamiere, vetro, cemento,
sfumature di grigio mentale.
E i teppisti sognano ancora
violenti e teneri.
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