Dice Eco che il labirinto tradizionale
è una cosa nella quale si entra e dalla quale si esce
può essere di diverse tipologie, semplice o complesso
ma c'è un dentro e un fuori.
Il labirinto enciclopedico rizomatico
che è la forma della cultura e della società contemporanea
è invece illimitato e copre tutto lo spazio socioculturale disponibile
per cui non c'è più un fuori.
E il dentro comprende tutto ciò che è stato detto e fatto dall'umanità
e dunque è inconoscibile per intero
e noi abitiamo culturalmente e socialmente
solo una porzione limitata del labirinto.
Una porzione unica e variabile più o meno ampia
che mai però coincide con la totalità.
Ecco dunque che il labirinto di Eco
finisce per coincidere con le micronarrazioni di Lyotard.
La grande narrazione è finita
l'intero è inconoscibile
quello che ci rimane sono frammenti semiotici in relazione tra loro.
Dove semiotico è culturale
dove semiotico è sociale.
Il labirinto infinito
è dove noi siamo
qui e ora
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