Con la dissoluzione del Sistema Hegeliano
basato sulla ragione
comincia una nuova era.
Freud è un punto di svolta
l'uomo appartiene all'irrazionale.
Da lì in poi
si entra progressivamente
nell'Età dell'Assurdo.
Il Letteratura in filosofia nel teatro
si rompe la consequenzialità logica e cronologica
e si rappresenta il Nichilismo
l'assenza di valori oggettivi
di un Senso dato, evidente, uguale per tutti
immanente al reale.
Il tema centrale del Teatro dell'Assurdo.
E allora se siamo nell'Assurdo
si tratta di capire come starci.
Tornare indietro è impossibile
e l'unica alternativa all'annichilimento
al suicidio fisico o psichico o esistenziale
è la ridefinizione del Senso come ricerca
costruzione individuale e sociale
decisione.
Una risposta diciamo esistenzialista
aperta alla speranza
che l'anarchia dell'Assurdo
anziché alla dissoluzione
porti ad un caos ordinato
non perché qualcuno lo ordina dall'alto
ma perché si ordina da sé
spontaneamente
processualmente
rizomaticamente
secondo l'intreccio spontaneo dei flussi vitali del Desiderio.
Caos che genera Ordine
Ordine che custodisce il Caos
perpetuo divenire eracliteo
Unità articolata nel Molteplice.
E insomma l'Assurdo come soluzione
e non come problema.
E insomma se il Senso non è un dato
allora siamo liberi.
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