Siamo nell'età della narrazione, ci spiega Lyotard.
Il che vuol dire che venuta meno ogni forma di episteme
ciò che resta è letteratura, narrazione, ermeneutica.
E dunque ecco che le linee di confine evaporano
narrazione è un saggio filosofico, un telefilm, un romanzo, una performance artistica...
e per di più tutte queste forme
sono disseminate nella rete, nell'infosfera,
in maniera tale che ciascuno è autore e lettore di volta in volta
e tutto si dà in un anonimo sciamare di discorsi impersonali
che è il discorso della rete
che genera stati della cultura
e dunque della realtà
così, spontaneamente, senza nessuna decisione.
Politica o di altro tipo.
The Age Of Fusion
dove tutti i generi si mescolano, si intrecciano, rinviano l'uno all'altro
e dove questo intreccio di Segni
che con Debord potremmo chiamare Spettacolo
diventa la realtà.
E il problema che si pone
è se questo flusso ininterrotto delle narrazioni
accade sotto l'imperio di una tecnostruttura autoriferita
o nelle forme dell'Autonomia del Soggetto.
Luhmann o Habermas
l'alternativa che chiude
La Condizione Postmoderna di Lyotard
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