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  • Marcello Moscatelli

La neve era sporca - Simenon - Un Libro

Nella Francia occupata un giovane ha fretta di crescere. E ritiene che crescere voglia dire uccidere. E allora uccide. Due volte.

E impegnato in loschi traffici finisce per guadagnare bene.

E un senso di onnipotenza lo pervade fino all'imprudenza e alla sfida contro il Destino.


Senso di onnipotenza ma anche il fatto che nella spinta distruttiva c'è una spinta autodistruttiva, una sfida al Destino che è una invocazione al Destino.


E uno sprezzo del Destino che lo spinge a distruggere l'unica cosa bella, forse l'unica possibilità di riscatto e di salvezza. L'amore di una fanciulla innocente, del tutto estranea al suo sordido mondo, lui figlio di una tenutaria di bordelli, ladro, assassino.


E il Destino verrà, nonostante le protezioni di cui gode, o forse proprio a causa di quelle, finisce per essere arrestato e torturato e fucilato.


Ma non prima che il suo ultimo desiderio si esaudisca. Il perdono della fanciulla, come fossero le loro nozze.


Ed ecco che una mente distorta finisce per dare la vita in cambio di qualcosa che avrebbe avuto comunque.


Ma una mente distorta che segue una logica implacabile.


Una sorta di suicidio esistenzialista, ma dell'esistenzialismo inconsapevole di chi non vede il Senso finché non è troppo tardi.


E si avvia rassegnato alla Sorte, quasi non lo riguardasse o quasi l'avesse solo attesa da sempre.

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