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  • Marcello Moscatelli

Nichilismo del Soggetto - Inizio e fine di una questione

La questione del Soggetto è una delle più ricorrenti nel dibattito a sinistra.

Io la porrei così.

All'inizio è semplice.

ci sono due grandi soggetti borghesia e proletariato

e un ceto medio oscillante che per di più tende ad estinguersi.

Quindi la teoria è c'è un solo grande omogeneo soggetto collettivo

che ha la caratteristica di poter sovvertire la società.


Poi Gramsci capisce

che le società avanzate sono più complesse

e si pone il problema delle alleanze sociali.

Non più un solo soggetto ma un blocco sociale.


A partire dagli anni 60 avanzano tre ipotesi fondamentali

Il Soggetto è l'Intellettuale (Adorno)

e la critica sta nel campo della cultura

perché la prassi si è inceppata.


Il Soggetto è l'Outsider (Marcuse)

ed è un soggetto capace di prassi.


Il Soggetto è l'Operaio Sociale (Negri e l'Operaismo)

l'Operaio che non sta più nella Fabbrica ma nella Metropoli.


Nel 68 l'ipotesi di Adorno emerge con forza

giovani studenti diventano il centro della contestazione

l'intellettuale scende in campo come Soggetto

ma agisce la prassi

esattamente ciò che Adorno riteneva impossibile

e che tuttavia accade.


Nel 77 italiano entrano in campo contemporaneamente

l'intellettuale, l'outsider, l'operaio sociale

e, imprevisto, il movimento femminista

la donna.


Tutte le ipotesi sul Soggetto diventano vere, e oltre.


E siamo già ben oltre il marxismo delle origini.


Ma col postfordismo e col postmoderno la questione si ridefinisce ulteriormente

la società si frammenta in un pulviscolo di microsoggetti

non più definibili sulla base di un ruolo sociale stabile

e si parla di Moltitudine.


Ma è un processo in divenire

dentro al quale si moltiplicano le differenze

le contraddizioni

dentro una società sempre meno materiale

e sempre più semiotico-mediatica-simbolica.


E precipita quella crisi del Soggetto anticipata agli inizi del 900

da Pirandello, e da Freud.


Dell'Io penso cartesiano

entra in crisi proprio l"Io"

dapprima nelle avanguardie culturali

poi nella società attuale

nella forma e nella prassi sociale.


Per cui ora siamo nell'era

della dissoluzione del Soggetto

della fine dell'Identità

della rete e dei nodi

e ciascuno di noi è un nodo

dentro un flusso variabile di relazioni

che lo ridefiniscono continuamente

e lo dissolvono come entità stabile e definita.


Un soggetto senza Forma

un soggetto senza Identità

un soggetto in perpetuo divenire

un soggetto fuori di sé più che dentro di sé

un soggetto significante vuoto

che tuttavia esprime il Desiderio.


Ecco il soggetto del conflitto è la Macchina Desiderante

dovunque si manifesti

e chiunque esprima l'istanza desiderante

che rifiuta ogni Forma e ogni Potere e ogni Potenza.


Giacché oggi il conflitto è agito da un Soggetto

che tanto meno esiste tanto più è sovversivo

perché rifiuta le forme sociali reificate

in favore dell'informalità libera

e dunque il Soggetto del cambiamento

è un comportamento

che è esattamente il rifiuto di definirsi come Soggetto.



Ed ecco che siamo del tutto fuori dall'impostazione iniziale

e da marx dobbiamo passare a Foucault

Deleuze e Guattarì

Lyotard

Freud e la psicanalisi

Derrida e la decostruzione

eccetera.


Un quadro nuovo, inedito

ma abbiamo degli strumenti.


E allora avanti con quello che potremmo definire

nichilismo del soggetto

e ridiscutiamo tutto.

133 visualizzazioni1 commento

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1 Comment


Pietro Ragno
Pietro Ragno
May 28, 2021

Veramente tosta questa riflessione! Molto affascinante!

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