Raccontare storie non è solo un modo per passare il tempo
si tratti di Letteratura o chiacchierate con gli amici.
Raccontare storie è la forma fondamentale del pensiero
l'individuazione e la costruzione di nessi logici e cronologici
che danno un senso a ciò che si racconta
e per estensione alla realtà.
Raccontare storie è la prima forma della cultura, prima ancora della Filosofia.
I testi sacri sono storie, i miti sono storie, i poemi sono storie.
Prima del concetto c'è la narrazione.
E questa forma del pensiero, diciamo una forma letteraria
permane anche dopo l'emergere del Logos filosofico
contemporaneamente racchiusa e limitata in una specializzazione
e diffusa nel corpo sociale come forma generale del pensiero
che coesiste con la logica e con la scienza
in un intreccio di complessi e spesso conflittuali rapporti.
Ma la cosa più interessante è che le più moderne teorie filosofiche
e della comunicazione
ci dicono che nell'età contemporanea
la narrazione torna ad essere la forma fondamentale della cultura
sia nella figura letteraria sia in forme ancora più originarie e prelinguistiche.
Comunque semiotiche.
Così Lyotard ne La condizione postmoderna
così Mc Luhan ne La Galassia Gutenberg
cose di cui in questo blog
abbiamo già parlato.
E allora eccoci nell'era semiolinguistica
dove raccontare storie
e diffondere segni
torna ad essere centrale
nei processi di comunicazione
e perfino nei processi epistemologici
cognitivi
sociali.
Musica innanzitutto
e tutti il resto è letteratura
diceva Verlaine.
Ed è proprio così.
Musica (Segni) e letteratura
sono quello che c'è.
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