Accendi l'ebrezza dell'assenzio
quando cala la sera
nella tiepida primavera.
Quando brillano i fiori
e si sentono appena
come di sottofondo
profumi di vita.
E immagina esotiche visioni
estasi senza fine
geometrie insostenibili
e fiabe crudeli.
Mentre tutte scorre leggero
nell'inconsapevole brusio delle folle
di metropoli senza speranza.
Tu cerca tra i possibili mondi
nei sogni impossibili
dei Flaneur rassegnati
delle notti a Parigi.
E non chiederti niente
ma scrivi
scrivi
scrivi.
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