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Un Tram che si chiama Desiderio - T Williams - Teatro

  • Marcello Moscatelli
  • 29 apr 2021
  • Tempo di lettura: 1 min

Il Tram del Desiderio conduce all'Inferno.


L'inferno di periferie urbane ed umane dove la protagonista si rifugia

vittima di sé stessa e della sorte.


E confronta la desolazione in cui vive la sorella col proprio passato

come una nobile decaduta stupita di tanta bruttezza.


Ma il passato nasconde tragedie e perdizioni e sofferenza e solitudine e infine il rifiuto.


Un marito amatissimo e giovanissimo e omosessuale

morto suicida

la decadenza della famiglia

e la ricerca di conforto tra le braccia di troppi

fino a perdere tutto

e fino all'ostracismo finale.


E alla ricerca un rifugio

e di un possibile riscatto.


Ma non c'è scampo da sé stessi.


E la salvezza a portata di mano, tra le braccia di un uomo perbene, sarà distrutta dalle rivelazioni sul passato di lei

e dalla violenza di un desiderio prepotente, violento e ostile

frutto di un groviglio contorto di passioni

nate nel degrado delle esistenze..


E non c'è pietà nel destino e negli uomini

che come si dice devono vivere

anche a scapito della verità.


La famiglia felice e infelice della sorella si ricompone

dopo essere stata turbata nella sua tranquilla disperazione.


E il turbine del Desiderio farà di una vera verità

una falsa follia

rassicurante per tutti

distruttiva per la nostra protagonista.


Che l'equilibrio sia conservato

costi quel che costi.


E non resta che arrendersi

al Destino.

 
 
 

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