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  • Marcello Moscatelli

Vennero a Prenderci

Vennero a prenderci un giorno di maggio

e non servì

la paura il coraggio

tagliarono i fiori

e la primavera

non venne più l'alba

rimase di sera

eterno tramonto

il tempo dissolto

fece dei giri

in circolo il modo

si mosse l'asse

la lotta di classe


e vennero i sogni ma artificiali

compere acquisti

assegni e cambiali

merci di merci

le mente ed i cuori

e televisori

tremila colori

trecento canali

accendi i fanali

vai con la lambretta

a vendere stracci


e il sogno del sogno

americano

ti vedi vincente

ti sai milionario

ma nella baracca

ci piove di dentro

fa caldo destate

fa freddo dinverno

e il sogno sto sogno

di plastica e nylon

e calze ed aringhe

e due casalinghe

e un certo clochà

pasteggia a champà


la vita perfetta

dimolto diletta

la plastica il neon la cocaina

gli psicofarmaci la nicotina

caffè camomillo

e un poco scintillo

e quando vien sera

per riposare

eroina ed assenzio

me ne vado e presenzio


e venne e andò

un certo Narcò

ed un assassino

Ministro fu Primo

ed un Delinquente

governa la gente

ed un Pagliaccio

convince poi tutti

i buoni i cattivi

i belli ed i brutti

e venne ed andò

e dopo restò


e un certo sorriso

carino t'ho ucciso


The Song Of The Power

Yeah



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