parallele che sincontrano
negli spazi inconsueti
dove abitano i paradossi e gli gnomi dei fiori
e le lucciole brillano ancora
e pasolini all'idroscalo
apriva un bistrò alla francese
e foucault impazziva di luce
e petrolini alla scala
a tirare le arance alla dadaista
e vi salutano i braccianti
recitava il canovaccio
e io e te cincontrammo per caso
in un pomeriggio di sole e flaneurié
attraverso viuzze di antica fattura
e mattonelle di rossompei
stampigliate sui muri
e chi fu il bianconiglio e chi alice?
e ti scrissi dei versi gentili
e fumammo del tè e dell'assenzio
ai tavolini dell'irlanda libera
e della palestina rossa
e venezia la dotta
e bologna la troia
dove uccisero paz
di silenzio e di ozio
e di pace
e di praga la bella
e torino operaia
e le donne un po' inquiete
e i tassisti non sono gentili
e jean paul alla fermata del tram
aspettava godot
in leggero ritardo
e le barricate poterono attendere
per una volta
e in un giorno qualunque
ma di un tempo preciso
precipitarono i corvi a spirale
e sorrisero gli stukas
e dio conta le lacrime delle donne
e hanno tagliato tutti i fiori
alla fine
e facemmo le ore
della luna perplessa
aspettando che il rosso dell'alba arrivasse
a schiarire la notte
e sentinella a che punto
sentinella del tempo
a che punto
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