Alcuni mendicano con una parvenza di orgoglio
Dammi questi soldi, sembra che ti dicano, e presto sarò di nuovo tra voi altri. correrò ogni giorno avanti e indietro come tutti quelli che lavorano
Altri hanno lasciato ogni speranza di abbandonare l'accattonaggio
Giacciono scomposti sul marciapiede con il cappello, o il bicchiere, o la scatola, senza nemmeno alzare gli occhi sul passante, troppo sfatti anche per ringraziare chi gli butta vicino una moneta
Altri ancora tentano di lavorare per il denaro che ricevono
I venditori di matite ciechi, gli alcolizzati che ti lavano il parabrezza dell'auto,
alcuni raccontano storie, solitamente tragici riassunti delle loro vite, come per dare ai benefattori qualcosa in cambio della loro gentilezza... anche soltanto in forma di parole
(...)
Occasionalmente si può anche incontrare un genio, come mi è capitato oggi
Un clarinettista di età indefinibile, seduto a gambe incrociate sul marciapiede, come un incantatore di serpenti
Davanti a lui c'erano due scimmiette meccaniche, una con un tamburello, l'altra con un tamburo
Mentra la prima scuoteva e la seconda batteva, scandendo un bizzarro e infallibile ritmo sincopato, l'uomo improvvisava minime, infinite variazioni sullo strumento, con il corpo rigido che oscillava avanti e indietro mimando energicamente il ritmo delle scimmiette
Eseguiva con naturalezza e allegria dei motivi in minore animati e sinuosi, come per la gioia di essere insieme alle sue amiche caricate a molla, chiuso nell'universo che si era creato, senza mai alzare gli occhi
Continuava ininterrottamente, e alla fine la musica era sempre la stessa, ma più rimanevo ad ascoltarlo e più trovavo difficile andar via
Paul Auster
Trilogia di New York
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