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  • Marcello Moscatelli

Alice non lo sa

pulviscoli dassenzio e di lacrimogeni

e tu dammi la mano

nelle vie di belfast e berlino

ulriche suona l'armonica e il pianoforte

a praga la rossa

insorgono i poeti

e sandor petofi

e duchamp e lenìn

e maò e blue moon


alla comune sparano agli orologi

e a dublino bob sands

e l'irish republican army

e con ogni mezzo necessario

e bloom fa una passeggiata

e passerà alla storia

e blackout

e target


ma alice non lo sa


e ci vedremo di nuovo

nei campi dei mistici mussulmani

che roteano di trottole e perline


e i tulipani fioriscono all'alba

e lamor mio non muore


ma questo alice non lo sa


nelle vie di zurigo

assemblano dadaismi

senza permesso di soggiorno

e metafore da codice penale

e polifonia caotiche

e si uccide il chiaro di luna

avendo cura dell'alibi

è caduto giù larmando

vostro onore


e passava la primavera


ma alice

ma alice


ma alice raccoglieva violette

e osservava i gatti

e seguiva un coniglio bianco

dagli strani orologi

e bambini venite parvulos


e salvate alice l'innocente

e i matti e i poeti


e i bambini insorgono

e potere ai piccoli

e il partito il partito

della insurrezione

al bar casablanca

a far colazione

e comprami

stupido


e le sette sorelle

per sette sposi

sono capaci di uccidere


e martin luther king

si pentì

di non avere una pistola


e alice

o alice

baciami

stupida




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