Finalmente fu il momento di sollevare il dipinto per osservarne il retro
Beatrix era emozionata
La circospezione del francese l'aveva soggiogata fino a renderla partecipe di quella scoperta
L'uomo distese la tanka a rovescio
Dei piccoli segni color vermiglione erano sparsi al centro e agli angoli in gruppi di tre
Guardando in trasparenza, come l'uomo fece, era possibile notare che ogni sillaba era sta dipinta in corrispondenza della testa, della gola e del cuore delle divinità
Era questo che il francese voleva sapere
"Ho una carta di credito", disse, senza togliere gli occhi da quei mantra
Beatrix disse che andava bene
Passarono nell'ufficio dietro dietro il paravento e siglarono la vendita
Poi l'uomo raccolse la tanka e l'arrotolò con cura tra due veline
Beatrix lo accompagnò verso la porta
Al momento di strigergli la mano per salutarlo, con un tono di voce assolutamente inadatto all'occasione, un tono drammatico e implorante, domandò "Come ha fatto a sapere che la tanka che lei cercava era qui?"
L'uomo non parve sorpreso
"Vuol dire perchè il suo negozio vende antiquariato del novecento?"
"Esattamente questo"
Gli aveva posto la mano sul braccio e glielo stringeva
La pressione aumentò, anche la forza, l'intensità
Beatrix voleva una risposta
L'uomo allora distaccò la mano, gliela prese tra le sue e la strinse amichevolmente come una carezza
Le sue parole furono "Je ne cherchez guère certe tanka. Madame, cest elle qui a chechez moi"
Pier Vittorio Tondelli
Rimini
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