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Come eravamo

  • Marcello Moscatelli
  • 7 mar 2022
  • Tempo di lettura: 1 min

E davanti alle fabbriche infreddolite

giovani vite allo sbando

agitavano opuscoli dell'assurdo

e speranze di primavera.


E in mano del porfido grigio

e le viole nel cuore

quando fioriscono di coraggio e paura


come un bacio di sguicio

nel fumo biancastro di fiele

e oggetti in vetro dalle mille scintille


e un pub

e un cineclub

e in quanto donna

e nella misura in cui

e portiamo avanti il discorso



E tutto sembrava possibile

alle anime di paradisi perduti

di carne di sangue di nervi

di incarnazioni profane

di dei immanenti e furibondi


e celerini assassini

dall'alto dei cieli


Fummo così

patetici ridicoli ingombri

sulla strada sella storia che uccide.


inutili schegge impazzite

destinate alleroina

o al successo.


Fummo violenti

fummo sbagliati

e presuntuosi come i ventanni

fummo i teppisti e i bambini


Fummo bellissimi

per un giorno

come le farfalle




 
 
 

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