Dammi amore
il dolore che lasci dei segni
nei volti
di rughe profonde
di tremori nei nervi
di ossessioni alle notti
insonni di tutte le lune di marzo
e innerva la vita
di luci al neon
e di assenzio e di piombo e catrame
e mattoni rossastri
e di certe strutture in alluminio
e di sale
e di miele
Dammi gli occhi e la luce e le mani
Le serata giù al porto
le mattine al caffè
Il giorno dopo
e il tepore
E la piccola morte
e la vita
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