Lastricammo le Metropoli
di strani fiori gialli
e porfidi e metalli
ginestre e pappagalli
Vedemmo certi Lama
e certi Dromedari
e arriva la Madama
e un Bitter Campari
e Filosofi
e Lampadari
Bologna la Rossa
e Praga Mon Amour
Parigi e prostitute
Lambrette benvolute
e dei contrabbandieri
e dei cambiavalute
E siamo i teppisti
ed i provocatori
i matti ed i drogati
e certi cantautori
E siamo baudelaire
e siamo nichilisti
un poco intolleranti
parecchio antifascisti
e siamo fatti male
non siamo molto belli
poeti scapigliati
filosofi ribelli
discorsi tra le righe
non ne vogliamo più
la voglia più totale
delle parole chiare
perifrasi inclinate
metafore azzardate
litoti ritardate
passioni appassionate
e l'eco di umberto
mi chiamo roberto
il cielo sulla terra
signore dei solstizi
dio degli scampati
divampa i giornalisti
corriere della serva
corriere della sera
postini all'avventura
suonate alla questura
due volte soltanto
mi pare già tanto
ed il comunicato
dei co co qua
e non è pervenuto
all'ufficio celerini
s'è perso nel nulla
il cavalier fanfulla
inseguono farfalle
e contan delle balle
cattivi maestri
ed i peggiori allievi
ridateci il cervello
che avete preso ieri
nella televisione
non ci vogliamo stare
le piazze le vetrine
e poi lasciamo stare
le piazze le vetrine
e quattro francobolli
bottoni sbottonati
le giacche da svitati
i jeans una maglietta
un fazzoletto rosso
la banda bellini
raibàn e sanpietrini
andiamo male a scuola
saltiamo i quadrimestri
entriamo unora dopo
la giustificazione
e avevo da fare
per la rivoluzione
e siamo dei poeti
e dei presentatori
e vicolo dei servi
e via la polizia
e i fiori del male
dell'Autonomia
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