E queste Tamerici
Dio ci scampi
e i Chiari di Luna
e i Profeti dei Cioccolatini
e i Poeti A la Carte
si sdilinquono di lacche rosa pesca
sulle rive del Tamigi
e delle Terze Pagine
e delle Manchette a Gettone
e delle Marchette alla Tv
e nei viali d'agosto
Signorina Quanto?
Sa...
e Una recensione Signore
Per mangiare
e tendono la mano
e intingono la penna
negli inchiostri opportuni
Che spreco di seppie
E seguimi ragazza
andremo ai limoni e ai tamarindi
ai tavolini al bistrò
ai vicoli storti
al Metrò
e via di qui
e vieni Zazì
e fragole e sangue
e le sedi occupate
e gli spry dei teppisti
sui tram d'ordinanza
scendo alla prossima
agli alveari di cemento
poco fuori la vita
e percorriamo le vie fuori mano
dove brillano le prostitute
e l'erba è randagia
e si può calpestare
e i matti sorridono
e i drogati stramazzano
come farfalle
ai fuochi di luce
troppo vicini
troppo
vicini
e vieni via vieni via
un bacio
bella mia
tra un amaro e un caffè
tra un amaro eio e te
ma fuori corsia
e verso la tranvia
ma accanto agli squotter
e alla ferrovia
ma dentro le sedi
dell'Autonomia
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