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  • Marcello Moscatelli

Dark Autonomy - Theory Zone: La guerriglia semiologica

Occorre ridefinire le forme del conflitto

alla luce delle trasformazioni tecnolinguistiche

e socioculturali

intervenute dagli anni 70 in avanti

e che in realtà andavano maturando

già all'epoca


Ebbene quello che è successo lo spiega bene Italo Calvino

con una sola frase


"Le macchine di ferro esistono ancora

ma obbediscono ai bits senza peso"


ebbene accade che

il peso relativo

del materiale e dell'immateriale

si inverte


e l'immateriale governa le cose


algoritmi immagini media segni

diventano il luogo della decisione

e diventano la struttura della società


e diventano oggetti relazioni

stati delle cose

si incarnano

diciamo


e il reale diventa

il segno del suo segno


e questo accade quando l'intelligenza collettiva

diventa immediatamente produttiva

lavoro vivo e non comando sul lavoro

struttura e non sovrastruttura



A questo punto il conflitto è sui codici

ogni prassi sganciata da una critica semiotica

da una attribuzione di senso alternativa

è destinata alla sconfitta


perché sarà letta dalle masse

coi codici dominati

e rifiutata


e allora come disse Engels

nulla accade senza prima passare per la mente umana

diciamo prima di divenire un segno


e allora Bifo parla di Meme

possiamo discutere

ma il terreno è quello


i codici i segni

il paradigma

il conflitto è sul significante e sul significato


il conflitto è la guerriglia semiologica




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