navigammo noi nelle ore di notte
che si attendeva il tram numero otto
su binari obbligati
sferragliando
e le ballerine tardavano a venire
e pavese leggeva prevért
e pozzanghere dacqua abbacinate
quelle volte che lacqua era scesa
e una certa fanghiglia del sahara
e ti aspetto alla solita ora
dopo la mezzanotte inoltrata
che non gira nessuno
e inquieta l'assenza delle lucciole
e i lampioni arancioni
e sfarfallano quieti
gli elfi a new york
nella lotte dei cristalli americana
senza fretta ti aspetto
senza darlo a vedere
è da solo?
è da solo
un caffè per favore
al tavolo tre
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