e sei bella col tuo libro di einaudi o di adelphi tra le dita curate di creme e di smalti e di anelli e monili sopra il polso sottile
il tuo libro di celine o di sarte di celine o di sarte o di brecht o camus o baudelaire
e vesti all'esistenzialista come ai tempi del maggio che fiorivano spiagge e champagne
e seduci senza volerlo se ti aggiusti il cappello con elegante noncuranza
e ti guardi dintorno con curiosa attenzione
e profumi di muschio e di donna
era bello aspettarti che tardavi a venire e sentirti parlare e guardarti ascoltare e guardarti
quelle sere che il corpo poteva aspettare l'ultimo indispensabile futile discorso tra noi infinito
e bello come la primavera che fioriscono i ciliegi e praga brucia le lacrime delle donne davanti al sol dell'avvenire in acciao cromato
e seguire le curve sinuose con la punta a grafite come un'astrazione di platone e kandinski
e un abbraccio di seta e corallo e uno sguardo di miele e veleno
era bello le sere nelle piazze di tutti i colori irrompere spaventati guerrieri e fragili pinocchi e gente che ha un altro avviso e di neri gendarmi
e giocare a cercarsi
e fu bello per sempre come un corallo incastonato nell'ambra dai riflessi soffusi da flaneur e poeti
e aspettami dove sei aspettami senza pensarci aspettami senza saperlo aspettami senza aspettarmi aspettami
il nostro discorso di occhi e di mani e platoni e kandinsky e bandiere a garrire cupamente vibranti nelle sere brunite di spezie e liquori
il nostro dicevo discorso amore il nostro amore il nostro discorso non è ancora finito
Comments