Gli spogliatoi a rotazione anni ottanta,spietati,tristi,sporchi,postatomici,educativi,
con lo spazio in fondo,non ci si poteva nascondere se non salendo sul piccolo sedile,
i piedini scalzi sul pavimento freddo,le scarpe col tacco delle madri,
i pianti,il rumore dei tuffi e dei phon in sottofondo,
l’acqua per terra,i capelli umidi,le cuffie di tela o di plastica,la frangia che sporge dai capelli a scodella,
i calzini sfilati e rimessi arrotolati male,i singulti,le scuse,i futuri campioni e i timidi,
poche risate,gli orologi perduti ,i corsi estivi di mattina,i sandaletti e gli scarponcini,
i pantaloni a quadretti corti,la paura di deludere e del confronto con gli altri bambini,le bretelle e le magliette,
il berretto,il Moncler appeso,un piccolo spazio di sublime sofferenza,martedì e venerdì,il tetro bar dopo la lezione,
in fondo si cresceva anche così nel 1987.
By Mickey
@Mickey92006088
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