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  • Marcello Moscatelli

I crocicchi e i crocevia, e la cia

incroci crocicchi crocevia

e le vite si spendono ai semafori e in metropolitana

negli incroci bizzarri

e chi fuma l'assenzio e chi tazze di tè e cocaina e champagne alle sette di sera nei locali alla moda

dolce vita da noir


e da agenti segreti vestiti da ballerine che leggeri volteggiano il canto del cigno a chinarsi alla fine con il piombo alla nuca rivoletti di sangue applausi sipario


e danzammo con loro nelle sere di maggio assassini in grisaglia e teppaglia da bar


era il vento doriente a fiorire i ciliegi a spazzare cartacce di vite da vaso da serra dallevamento da macello


accartocciate ricurve silenziose ombre di ombre di unombra anchesse stupite di esistere ancora


nelle sere di maggio che è bello e fioriscono i cimiteri e i ragazzi si baciano ai graffiti di neon nelle strade di polvere e gesso


e lamormio è della cia e distribuisce sanpietrini e eroina

e professori palindromi firmano i loro straccetti di documenti freddi di algorimi psicotici e firmai col mio nome firmai


E non Lama nessuno e Potere Dromedario


e vennero i carraramati a bologna la rossa e triviale a disoccupare le strade dai sogni e i giornali di marzo hanno parlato


E la festa è finita

Baby


incroci crocicchi crocevia l'amor mio è della cia




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