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  • Marcello Moscatelli

Jean Baudrillard - Libri

L'accumulo, la profusione sono evidentemente i tratti descrittivi più sorprendenti


I grandi magazzini con la loro abbondanza di scatolame, di abiti, di prodotti alimentari e di confezioni sono come il paesaggio primario e il luogo geometrico dell'abbondanza


Ma tutte le strade con le loro vetrine ingombre, sfavillanti, con la loro ostentazione di salumi, con tutta la festa alimentare e di abiti che mettono in mostra, tutte stimolano la salivazione fiabesca


Nell'accumulo vi è qualcosa di più della semplice somma dei prodotti


e cioè l'evidenza del surplus, la negazione magica e definitiva della penuria, la presunzione materna e lussuosa del paese di Bengodi


I nostri mercati, le arterie commerciali, i nostri Superprisunic, mimano così una natura ritrovata, prodigiosamente feconda, sono le nostre vallate di Canaan dove invece di latte e miele scorrono le ondate del neonsul ketchap e sulla plastica, ma che importa


Là c'è la violenta speranza non solo che ce ne sia a sufficienza, ma troppo, troppo per tutti


Voi portate via la piramide pericolante di ostriche, carni, pere o asparagi in scatola, comprandone una piccola porzione


Comprate la parte per il tutto


E questo discorso metonimico, ripetitorio, della materia consumabile, della merce, ridiviene, mediante una grande metafora collettiva, l'immagine del dono, della prodigalità inesauribile e spettacolare tipica della festa


Jean Baudrillard

La società dei consumi


Per Analogia


Pierre Fernandez Arman

Accumulazione di sveglie









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