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  • Marcello Moscatelli

Let we dance

mille eteree seduzioni

senza ombra della carne

innocenti come artaud e kandisky

e i matti e i bambini e i poeti


danzavano dervisci in bianco

e vorticavano lenti

di vertigini all'ombretto

dai colori alla moda

e dalla gonna un po' corta

nelle vie dello shopping



misticismi quotidiani

per depravati a la carte


e velluto a coste

leggermente grezzo

di colore blu

risplende faretti opportuni

e infrarossi

e target


mentre cammini accanto

cento chilometri da me

e cento da te

e una simmetria perfetta

delle sfere celesti

e delle ferrotranvie


e avrò i tuoi umori

discorrendo di rivoluzione e anarchia

al caffè de la paix

con quattro amici

e franco battiato


e franco berardi bifo

suonava i violini di chagalle

per qualche moneta

per il treno diretto

bologna parigi

nessuna fermata


alta velocità

per latitanti alla vaniglia


e avrò il tuo sorriso

con un sorriso

e i tuoi occhi con gli occhi


e praga la rossa

e ce nest q'un debut


e senza la musica sarebbe un errore


e allora

let we dance


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