abbandonammo gli idilli di marzo
e scegliemmo le idi
per le strade non tracciate
e addio mia bella
si va
addio ad una piazza di fuoco dall'alto
di anonimi assassini
e oscure pulsioni di morte
alle porte di milano e di roma
di un febbraio qualunque
dell'anno 77
alla piazza dell'indipendenza
suonarono i violini
e paganini assassino
e parigi cantava la marsigliese
e ulriche contava
le ultime ore a berlino
sotto un cielo senza angeli
dentro il tunnel dacciaio
e cravatte troppo strette
per lultima serata di gala
e unarmata senza popolo
avanzava da sola
inutile avanguardia rossa
sé stessa guidando
nella nebbia cinerina di bisanzio al tramonto
e a parigi cantavano marsigliese
e prendevano il tè
ma ulriche sei bella
di mille passioni e una ginestra
e non accada
ulriche
non accada
addio arrivederci
ulriche
nei campi di elisio
oltre il bene oltre il male
aspetteremo di te
e di una tiepida primavera
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