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Nostra signora dei turchi

  • Marcello Moscatelli
  • 19 mar 2022
  • Tempo di lettura: 1 min

piange il cielo nelle notti di agosto

con angosciante regolarità

da orologio svizzero

impietosamente sincero

come lo specchio stregato

come gli occhi tuoi

se non sei innamorata


e piangevano a praga

una sera di primavera e di cingolati

e bandiera rossa

tovarish

e bruciava jan hus l'eresiarca

lentamente dissolvendosi

nel cinerino e violetto


e dio abbia pietà dei profeti e dei saltimbanchi

e dei poeti e dei matti

e una provvidenza speciale

please


fuggirò con alice

nel paese dei balocchi

a dublino ucciderò mr bloom

mangerò le ciambelle con proust

al caffè de la paix

nel porto di marsiglia


e fuggirà con alain

piantandomi con un conto da corte francese

all'epoca della bancarotta


attenderò gli ottomani

alle porte di vienna e a potiers

e tagliate la testa al re

e dio benedica robespierre


e di tutte le fantasie e gli stregatti

che cavalcarono nuvole rosa

all'insaputa di tutti

e bologna la rossa insorse

una sera di maggio


e fate le fantasie che diventino vere

e qui radio alice

e bussano alla porta

e ogni sogno non è più autorizzato


e dio benedica

nostra signora dei turchi

 
 
 

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