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  • Marcello Moscatelli

Nostra signora dei turchi

piange il cielo nelle notti di agosto

con angosciante regolarità

da orologio svizzero

impietosamente sincero

come lo specchio stregato

come gli occhi tuoi

se non sei innamorata


e piangevano a praga

una sera di primavera e di cingolati

e bandiera rossa

tovarish

e bruciava jan hus l'eresiarca

lentamente dissolvendosi

nel cinerino e violetto


e dio abbia pietà dei profeti e dei saltimbanchi

e dei poeti e dei matti

e una provvidenza speciale

please


fuggirò con alice

nel paese dei balocchi

a dublino ucciderò mr bloom

mangerò le ciambelle con proust

al caffè de la paix

nel porto di marsiglia


e fuggirà con alain

piantandomi con un conto da corte francese

all'epoca della bancarotta


attenderò gli ottomani

alle porte di vienna e a potiers

e tagliate la testa al re

e dio benedica robespierre


e di tutte le fantasie e gli stregatti

che cavalcarono nuvole rosa

all'insaputa di tutti

e bologna la rossa insorse

una sera di maggio


e fate le fantasie che diventino vere

e qui radio alice

e bussano alla porta

e ogni sogno non è più autorizzato


e dio benedica

nostra signora dei turchi

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