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  • Marcello Moscatelli

Parigi o cara

Parigi o cara ti aspetto


tra le nebbie del porto di marsiglia

e i vicoletti dublinesi dove mister bloom

e un giovane poeta

dai pensieri scabrosi

e dall'anima di cristallo

sparavano agli orologi

en attendant godot


e praga la rossa

accesa di luci aberranti

nell'ultimo giorno di primavera

e il bronx a nuova york

quando infransero i cristalli

nella notte che la luna era scura

e il desiderio nero e nero

come lo spazio tra gli universi

e come certe serate a febbraio

quando non ci sei

e piove veleno dal cielo


coi monili di perle e topazi

e verdi come gocce di smeraldo

ti aspetto


e i vestiti alla marinaretto

e l'aria svagata

e attenta


e chiudi gli occhi e sorridi

col sorriso insicuro

e quellaria da primadonna

che vien giù con un soffio


se mi ami

e se ti amo


con un soffio


e ti aspetto parigi

e bruciasse monna lisa

e le piramidi egizie

e tutti gli incunaboli

e i giornali sportivi


e andassero in frantumi

le ferrovie dello stato

e le poste e telegrafi


e piovessero rane dallo scuro veleno


e sparissero la luna e le rose


e ancora e ancora

e ancora

e ancora ma torna

parigi

o

cara


torna

parigi

o

cara


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