Parigi o cara ti aspetto
tra le nebbie del porto di marsiglia
e i vicoletti dublinesi dove mister bloom
e un giovane poeta
dai pensieri scabrosi
e dall'anima di cristallo
sparavano agli orologi
en attendant godot
e praga la rossa
accesa di luci aberranti
nell'ultimo giorno di primavera
e il bronx a nuova york
quando infransero i cristalli
nella notte che la luna era scura
e il desiderio nero e nero
come lo spazio tra gli universi
e come certe serate a febbraio
quando non ci sei
e piove veleno dal cielo
coi monili di perle e topazi
e verdi come gocce di smeraldo
ti aspetto
e i vestiti alla marinaretto
e l'aria svagata
e attenta
e chiudi gli occhi e sorridi
col sorriso insicuro
e quellaria da primadonna
che vien giù con un soffio
se mi ami
e se ti amo
con un soffio
e ti aspetto parigi
e bruciasse monna lisa
e le piramidi egizie
e tutti gli incunaboli
e i giornali sportivi
e andassero in frantumi
le ferrovie dello stato
e le poste e telegrafi
e piovessero rane dallo scuro veleno
e sparissero la luna e le rose
e ancora e ancora
e ancora
e ancora ma torna
parigi
o
cara
torna
parigi
o
cara
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