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  • Marcello Moscatelli

Piccoli Equivoci Senza Importanza - Frammenti di un Racconto 1

Poi Leo ha cominciato a parlare con la voce bassa e monotona come se raccontasse una favola

e questa è l'ironia del Leo, io lo sapevo,


nell'aula non si sentiva volare una mosca

tutti i giornalisti concentratissimi a prendere appunti come se lui raccontasse il gran segreto


e anche Federico lo seguiva con estrema attenzione

dio santo, ho pensato, ma perché devi fingere di stare così attento, non ti racconta niente di strano, quell'inverno c'eri anche tu


e quasi mi sono immaginato che Federico a un certo punto si alzasse in mezzo alla corte e dicesse

signori giurati, col vostro permesso questo pezzo vorrei raccontarlo io

io, conoscendolo benissimo per averlo vissuto


la libreria si chiama mondo nuovo, era ubicata in piazza dante, ora al suo posto ce una profumeria elegante, se non erro, che vende anche le borse di Gucci


era una stanza larga con uno sgabuzzino sulla destra dove ce uno stanzino e poi il cesso

nello stanzino non abbiamo mai tenuto bombe ne altri tipi di esplosivi

ci tenevamo le frese pugliesi che portava il memo quando andava a passare le vacanze al suo paese

e tutte le sere ci trovavamo lì e mangiavamo frese con olive

l'argomento della conversazione era quasi sempre la rivoluzione cubana, infatti c'era anche un poster di Che Guevara sopra il banco della cassa


ma si esaminavano anche le altre rivoluzioni della storia e ne parlavo io perché i miei amici da un punto di vista storico-filosofico erano abbastanza ignoranti


io invece la storia del pensiero politico la studiavo per un esame al quale presi trenta e lode

e così tenni alcune lezioni che noi chiamavamo seminari


comunque in verità delle rivoluzioni non me ne importava molto

lo facevo perché c'era una ragazza dai capelli rossi che si chiamava Maddalena della quale ero innamorato


però ero convinto che fosse innamorata del Leo, o meglio, lo sapevo che era innamorata di me, però avevo paura che fosse innamorata del Leo


...


mi faceva delle domande trabocchetto per far capire a tutti che io ero un riformista e lui un vero rivoluzionario, molto radicale


ma lo faceva solo per farmi fare brutta figura con Maddalena


Così un brano del racconto iniziale

del libro Piccoli equivoci senza importanza

di Antonio Tabucchi


Così un ragazzo si radicalizza

per uno strano gioco di errori, equivoci, incertezze, finzioni

e quella che era solo una maschera, una finzione a sua volta

diventa vera

e finisce coinvolto

in un gruppo terrorista


Ecco

finzioni che diventano vere

dettagli che decidono una vita

errori che rivelano la verità


In questo breve libro

molto interessante




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