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  • Marcello Moscatelli

Senza fine - Alessandro Baricco - Libri

Tutta quella città... non se ne vedeva la fine

La fine per cortesia, si potrebbe vedere la fine?


E il rumore


Su quella maledettissima scaletta... era molto bello, tutto... e io ero grande con quel cappotto, facevo il mio figurone, e non avevo dubbi, era garantito che sarei sceso, non c'era problema


Col mio cappello blu

Primo gradino, secondo gradino, terzo gradino

Primo gradino, secondo gradino, terzo gradino

Primo gradino, secondo


Non è quel che vidi che mi fermò

E' quel che non vidi

Puoi capirlo fratello? E' quel che non vidi


Lo cercai ma non c'era, intutta quella sterminata città c'era tutto trannec'era tutto


Ma non c'era una fine


Quel che non vidi è dove finiva tutto

la fine del mondo


Ora tu pensa: un pianoforte


I tasti iniziano

I tasti fiiniscono


Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti

Non sono infiniti loro

Tu sei infinito, e dentro quei tasti è infinita la musica che puoi fare. Loro sono 88. Tu sei infinito


Questo a me piace

Questo lo si può vivere

Ma se tu


Ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me

Ma se io salgo su quella scaletta e davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, milioni e miliardi


milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai e questa è la vera verità, , che non finiscono mai e quella tastiera è infinita


Se quella tastiera è infinita allora


Su quella tastiera non c'è musica che puoi suonare


Ti sei seduto su un seggiolino sbagliato


Quello è il pianoforte su cui suona Dio


Alessandro Baricco

Novecento



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