una rosa ti dono
e una notte di viuzze e di pub
dellirlanda libera e dei vicoli di parigi
e di chiari di luna
di una banalità insopportabile
e di sartre e di joyce
e di noi
con le mani che tremano
e gli occhi a cercarsi
senza darlo a vedere
come fosse un peccato
e sacro agli dei
e profano come radio alice
e abbiamo le mani alzate
maledetti figli di puttana
e franco l'eremita
di tutte le masturbazioni e di tutte lucciole
oniriche e sarcastiche
a sovvertire fantasmi
del tutto inutilmente
ma con una certa grazia
prende il treno per parigi la rossa
da bologna l'assassina
e ti dono un bracciale
di metallo volgare
con pendenti di un certo gusto
per un bacio
che avrei avuto
senza nessuna condizione
e del rimmel
e una scatola di frammenti
alla maniera dadaista
e non significa niente
e la bellezza
di una sera di maggio
i pugni nelle tasche
e le carezze degli amanti
e nel fondo dei tuoi occhi
e uno schieramento
di zombie metropolitani
col volto coperto
di rosa e cloridio
e il calumet della guerra
e non Lama nessuno
e dissotteriamo nietzsche
per ogni evenienza
e a scanso di equivoci
e sette cieli su berlino
e la rote armè fraktion
e mille sassi contro il paradiso
Marcello Moscatelli
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