Qualche anno prima, una domenica grigia e cupa come solo il cielo del nord continentale sa darti, Leo è uscito da una libreria, a Parigi, in compagia di Michael, un suonatore di jazz di nazionalità americana, in realtà uno dei tanti espatriati in ogni angolo del mondo per insoddisfazione o irreqietezza
Michael è un uomo di quarant'anni, di corporatura massiccia, con una grande barba che perde colore e biacheggia sul mento
Ha pochi capelli in testa e un viso che potresti benissimo definire un campo di patate
Pieno di bugne, di bitorzoli e di escrescenze
Indossa solitamente pantaloni militari sostenuti da bretelle di cuoio nero, camice di lana e un cappello di feltro nero alla rainer fassbinder
Mastica ogni razza di sigari, soprattutto quando si lancia in jam session che durano notti intere rimanendo l'unico componente della band che resiste in piedi fino all'alba
Leo trova Michael simpatico
E apprezza la sua musica
Non si azzarderebbe mai a discutere con lui di letteratura o di filosofia, ma dei Music Hall di Brodway si
E anche di ragazzi
Una domenica pomeriggio di quelli che a lui sembrano tanti anni fa, Michael e Leo sono usciti insieme da una birreria del Marais per recarsi a una festa e a quella festa Leo ha conosciuto Thomas
O meglio Leo ha visto Thomas per la prima volta
Attraversano place des Vosges, uno di fianco all'altro, guardando fissi in terra e parlando come se si rivolgessero ai ciottoli del marciapiede
Salgono al quarto piano
Devono fare attenzione a non calpestare altri invitati svaccati sul pianerottolo o sulle scale
Bottiglie vuote rotolano sulle assi di legno coperte di coriandoli e di cicche
All'interno c'è ressa, confusione, gente che balla, fuma marijuana, beve wisky direttamente dalle bottiglie
Leo trascina Michael verso il tavolo dei beveraggi
Viene accecato dai flash della polaroid di una piccola punk con cresta di capelli iridescente
Poco più in là alcuni ragazzi riprendono con una telecamera le immagini del party
La musica è una discodance violenta e vagamente afro, nessuno sta fermo, Leo oscilla sulle gambe, nessuno sta fermo, stappa un'altra bottiglia e ne offre a Michael
"Leo Leo" grida il padrone di casa avanzando a piccoli passi
è truccato da gheisha
"Mio caro grazie per essere venuto, non è fantastico? Siamo in piedi dalla notte scorsa, ho proiettato il film sai, di là... benissimo, un trionfo"
Leo abbraccia Bernhard, gli presenta Michael, dice qualche parola di circostanza
finchè bernhard è rapito da altri ospiti che lo reclamano
Leo ridacchia, bernhard grida qualcosa
"Vediamoci il film di questa vecchia pazza"
dice infine Leo a Michael
Camere Separate
Pier Vittorio Tondelli
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