Ad Auschwitz c'era la Neve
- Marcello Moscatelli
- 31 ott 2020
- Tempo di lettura: 1 min
E gli altoparlanti scandiscono le loro musichette
da orchestrine di paese
teutoniche e allegre
che l'inferno sia lieto.
Normali persone dabbene
spargono sangue innocente
in piena coscienza.
Addetti ai timbri.
Ma tutto sia allegro e scanzonato
come un giorno di festa
donzellette e cavalieri
e giovani bestie bionde
e poeti bohemienne.
E tutti colpevoli nessun colpevole.
E si facciano esperimenti
e si chiami scienza
Anche nelle officine
la rivolta è sedata
quieti lavorano gli schiavi
e ascoltano la radio
vittoria su vittoria
ed esultano.
E innalzano bandiere
con estrema convinzione
e si diranno costretti
e saranno sinceri prima
e saranno sinceri dopo.
E rose bianche cadono recise
attorno ai vent'anni
inutilmente folli
follemente umane.
E lento è il fumo dei camini
in questo gelido inverno.
E' successo
può succedere ancora.
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