top of page
Cerca
  • Marcello Moscatelli

Apollo e Dioniso

Dioniso è empatia. Sentimento dell'unità immediata con l'Essere. Unità con la natura, unità con gli altri esseri umani.


Questo è l'elemento fondamentale, il nocciolo duro attorno al quale si articola una OntoAntropologia sotterranea che risale ai primordi dell'umanità ma è stata rimossa.


Empatia, estetica, sensibilità.


Da qui si deve partire e qui si deve tornare.


Dall'informale alla forma di nuovo all'informale è il passaggio filosofico che si intreccia col percorso storico comunismo primitivo, società di classe, comunismo maturo.


Come denuncia Adorno la concettualizzazione non è la rappresentazione concettuale dell'Ente, ma la riduzione dell'Ente al concetto.

La concettualizzazione (L'Illuminismo) è parte del processo di costituzione delle società di classe.

L'illuminismo è Apollo.


Abbiamo dunque due OntoAntropologie, Apollo e Dioniso, che sono forme socioculturali complesse che travalicano la tradizionale distinzione struttura/sovrastruttura e definiscono un processo unitario teorico/pratico dove tra il prima e il dopo, tra la base e le sue articolazioni secondarie semplicemente non c'è distinzione ma intreccio e compenetrazione.


Ripensare l'alternativa all'esistente significa ripensare queste due OntoAntropologie fondamentali e riscoprire Dioniso come Movimento reale che sta nell'inconscio collettivo e nelle pratiche di insubordinazione che periodicamente riemergono, così come ciò che è rimosso vuole tornare alla coscienza e agire la prassi.


Il Movimento reale, la talpa che scava nella Storia è Dioniso.

Questi i termini della questione.

In sintesi.


70 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
Post: Blog2_Post
bottom of page