Arte - Y Reza - Una Lettura
- Marcello Moscatelli
- 14 ott 2020
- Tempo di lettura: 1 min
Compra un monocromo bianco, fondo bianco righe bianche
che a suo giudizio non è un monocromo
perché col variare della luce
emergono delle sfumature di colore.
Ma il suo amico lo vede bianco
e dice che il quadro è una merda
e che ha buttato via i soldi.
E via a discutere di arte e di modernità e di tuttoquanto
ma quello che emerge
è che nel rapporto d'amicizia
c'erano delle fratture
che l'acquisto del quadro ha solo catalizzato e precipitato.
Perché l'amico si definiva sull'altro
e sull'ammirazione che l'altro aveva per lui
e in quell'acquisto da lui radicalmente disapprovato
vede un atto di autonomia
che trova violento e intollerabile.
Ed emergono cose mai dette
e l'ambiguità dei sentimenti
e che l'amicizia può essere esercizio di potere
e che le cose non sono come sembrano.
Ma il finale ci dice un'altra cosa.
L'amico disegna uno sciatore sul dipinto bianco.
Alla fine riescono a cancellarlo.
Ma lui conclude dicendo
che il suo amico ha comperato un quadro
che rappresenta un uomo che attraversa uno spazio e scompare.
E qui sta un punto fondamentale
l'opera per lui non aveva senso
e questo tra le altre cose
ha scatenato il conflitto.
Perché noi abbiamo bisogno di dare un senso alle cose
ai testi
tanto che dobbiamo vederlo
anche in quella che per noi è solo una pagina bianca.
E se non lo vediamo
lo generiamo noi.
Vale per i testi
vale per la vita
tutto sta
nel senso che diamo alle cose
e alle persone
e ai rapporti.
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