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  • Marcello Moscatelli

Comunismi - Per l'Autonomia del Sociale

Convivono nel pensiero marxista e comunista in generale due polarità

L'Autonomia del sociale e il comunismo come Movimento

e il primato della politica e del Partito.


Convivono spesso nello stesso teorico, a partire da Marx,

e convivono nella prassi

che vede elementi di Movimento dentro alle forme politiche

ed elementi politici dentro alle forme del Movimento.


Una vicenda complessa di contraddizioni e complementarietà.


Elementi giacobini, residui hegeliani (Lo Stato come luogo etico del Senso)

interessi più o meno consapevoli della classe politica comunista

(La cd Intelligentia)

giocano per il primato della politica.


La Macchina desiderante di Guattarì

che spontaneamente opera nelle forme sociali del conflitto

gioca per l'autonomia del sociale

e per la dissoluzione del potere

compreso il potere comunista.


Questa convivenza di elementi eterogenei ha fatto il suo tempo

nel postmoderno, nel rizoma semiosociale come nuova forma socioculturale

l'utilità sociale della politica e dello stato viene semplicemente meno.


E la Macchina desiderante diventa l'unica prospettiva comunista credibile

che finisce per coincidere con l'anarchia

e opera contemporaneamente contro il potere del capitale, dello stato, dell'intelligentia

e contro i residui del politico dentro al Movimento.


C'è un Movimento nel Movimento che è il nocciolo del Movimento

e che è il Desiderio di socialità empatica immediata

che dissolve ogni Forma.


E' lì che si deve stare

per fare spazio

a ciò che non è Inferno

sempre più spazio

fino a che l'Inferno sia abolito.

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